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Polvere, di Enrico Pandiani

Questa sera, incontro con l’autore Enrico Pandiani, ore 20,30
nella biblioteca civiva di Avigliana.
Partecipanno anche alcuni amici del Circolo Lettori di Avigliana
Presentazione del suo ultimo libro, “Polvere” .

Ho letto questo libro: personaggi ben delineati, plot narrativo solido. Mi ha incuriosito, voglio leggere qualche libro
della serie con cui è conosciuto Les italiens (lino di gianni)

“2. Come hai cominciato la tua carriera di scrittore? Ho letto dalla tua biografia che hai avuto un…colpo di fulmine.
E.: Non so se la mia si possa ancora definire una carriera, non è molto che pubblico i miei romanzi. Ho certamente avuto delle belle soddisfazioni. Credo che la passione per il racconto sia nata molto presto, quando ero un ragazzino e scrivevo le mie storie a fumetti. Poi la vita ha preso un’altra strada e ho iniziato la carriera, quella vera, di grafico editoriale. Però scrivere è sempre stato un bisogno, una cosa che negli ultimi trent’anni ho fatto per puro divertimento. Il colpo di fulmine, comunque, c’è stato. Avevo quattordici anni quando uno zio mi ha regalato un romanzo del Commissario Sanantonio. Per me è stato un po’ come venir fulminato sulla via di Damasco. Leggere quei romanzi, divertirmi come un matto, mi ha stimolato al punto da costringermi a cominciare a scrivere. Sanantonio mi ha anche fatto capire che un buon noir, per essere completo, deve avere due ingredienti fondamentali, l’ironia e l’umorismo. Siccome sono un tipo svelto, per arrivare alla pubblicazione ho impiegato soltanto trentacinque anni. Però, penso di aver trovato un mio stile.”

“5. Il tuo primo romanzo, “Les italiens”, viene pubblicato nel 2009 con Instar Libri, con l’esordio del commissario Mordenti. Quali erano le aspettative? Si sono concretizzate?
E.: All’inizio uno è sempre convinto di aver scritto il romanzo del secolo, già si vede per mesi in classifica e con un conto in banca da capogiro. In realtà tutto questo non accade quasi mai. Quando è uscito Les italiens io ero un perfetto sconosciuto, nessuno sapeva della mia esistenza. Ho avuto la fortuna di essere pubblicato da un editore piccolo ma molto agguerrito e che distribuiva a livello nazionale. Ho comunque avuto un buon successo e buone critiche che mi hanno aiutato a decollare. I miei personaggi piacevano e poco alla volta si è formato uno zoccolo duro di lettori che hanno fatto un gran passa parola. La cosa che mi sorprende, e che mi fa piacere, è che Les italiens, a distanza di quasi cinque anni dalla pubblicazione, ancora vende. Penso che i miei libri siano dei diesel, magari non fanno subito grandi picchi, ma tengono sulla distanza. In Italia è molto difficile farsi conoscere se non finisci in televisione.”polvere

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